INTERROGAZIONE n. 96 del 02/11/2022
Sull’emergenza relativa alla carenza delle acque dei laghi silani Ampollino e Arvo.

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
- La risoluzione ONU del 28 luglio 2010 dichiara, per la prima volta nella storia, il diritto all'acqua "un diritto umano universale e fondamentale";
- l’acqua costituisce dunque un bene comune dell’umanità, irrinunciabile, che appartiene a tutti e, quale diritto inalienabile, un bene che deve essere condiviso equamente da tutti;
- nel territorio calabrese gli invasi artificiali rientranti nel Parco Nazionale della Sila, in particolare il lago Arvo e il lago Ampollino, rappresentano dei bacini di importanza vitale per i rilasci di acqua destinati all’irrigazione dei terreni, di competenza dei relativi Consorzi di bonifica, nonché per i prelievi della risorsa idrica da parte dei mezzi antincendio nel periodo di massima allerta per rischio incendio e, certo non da ultimo, per usi idropotabili;
- i sistemi di raccolta e recupero delle acque piovane hanno lo scopo di ridurre il consumo idrico e permettere di trattare e riutilizzare l’acqua raccolta per usi idropotabili, per attività agricole, zootecniche, per l’irrigazione delle aree verdi, per fronteggiare gli incendi e infine, in ambito industriale;
-la “A2A SPA”, multinazionale leader nel settore dei multiservizi, ha la disponibilità degli invasi artificiali silani;
- la predetta società ha abbassato significativamente il livello delle acque dei laghi per utilizzarle a scopo di produzione energetica e che, in ragione di ciò, si è verificata una riduzione della quota utilizzabile per l’irrigazione, per le esigenze sopra richiamate, nonché per i minimi vitali di vari torrenti;
CONSIDERATO CHE: - il 24 ottobre, negli uffici della Regione Calabria, si è svolta una riunione alla presenza del Presidente del Consorzio di bonifica “Ionio Crotonese”, dell’Assessore all’Agricoltura e di due dirigenti di A2A, e in quella occasione si è appreso che, complessivamente, l’acqua disponibile dei due laghi, Arvo e Ampollino, è di 4.700.000 m3;
-solo 1. 500.000 m3 di acqua erano a disposizione per garantire la fornitura idropotabile a Crotone e Rocca di Neto e 3.200.000 m3 di acqua erano a disposizione per possibili blackout energetici;
- l’emergenza siccità in Calabria ha comportato perdite fino al 60% per gli agricoltori, e a ciò si aggiunga l'aumento dei costi di produzione per gli imprenditori agricoli che versano già in grave difficoltà;
- il rischio incendi, per come attestato dal Dipartimento della Protezione Civile, in Calabria è altissimo;
POSTO CHE: - a seguito della scelta operata dalla A2A SpA l’agricoltura dei territori ricadenti nelle zone interessate ha subito e subirà gravi perdite e che, in particolare, le città del crotonese soffriranno certamente per i gravi problemi legati alla fornitura di acqua ad uso potabile;
Per sapere:
con urgenza ed immediato riscontro, quale soluzione si intenda adottare per far pronte ai problemi di enorme portata sopra evidenziati.

Allegato:

02/11/2022
F. LAGHI